Dubolino/Corrao (Confintesa Scuola Sicilia-Lavoratori della Conoscenza): Nota sindacale per la stabilizzazione da GPS dei docenti specializzati su sostegno didattico.

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Numerose sono state le nostre note sindacali e i nostri comunicati stampa in cui abbiamo più volte la stabilizzazione di tutta quella platea di docenti che ogni anno sono costretti a navigare nelle burrascose e torbide acque delle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS) a discapito non solo della loro dignità e serenità professionale ma anche che tanto decanta “continuità didattica” così importante per i così detti “alunni speciali”. Ogni anno più di 1.000 docenti per la sola provincia di Palermo si ritrovano a ricoprire incarichi annuali al 31 agosto o sino al termine delle attività didattiche al 30 giugno, ogni anno cambiano sia scuola che alunno, “cui prodest” direbbero i latini, a chi giova, a nessuno diremmo noi, ne perdono le scuole, i docenti, gli alunni e i genitori degli alunni.

Nella nostra nota inviata a vari ministeri e organi istituzioni ci siamo posti le seguenti domande:

  1. Perché, se il fabbisogno ormai certo di docenti di sostegno è tale da coprire tutti i docenti presenti in prima fascia, non si procede a stabilizzarli così come è ormai diventata prassi nel comparto sanità?
  2. Perché continuare a stressare con continui concorsi i docenti specializzati sul sostegno, che proprio per essere specializzati hanno già sostenuto e dovuto superare numerose procedure selettive, almeno pari a quelle di un concorso ordinario o straordinario che sia?
  3. Perché far cambiare, puntualmente, scuola ai docenti di sostegno e costringere ogni anno gli alunni disabili e le loro famiglie a dover trovare una nuova intesa con il nuovo docente di sostegno, con il serio e concreto rischio di disorientare alunni e famiglie dei disabili e di non garantire nella maggior parte dei casi quella continuità didattica di cui gli alunni stessi hanno bisogno?
  4. Perché il superiore interesse degli alunni disabili, costituzionalmente garantito, viene meno in questi casi? Forse contano solamente o principalmente i meri calcoli economici?

È doveroso ricordare che per l’inserimento in prima fascia dei docenti di sostengo è necessaria una apposita carriera universitaria di specializzazione su sostegno con una selezione all’accesso (Pubblico Concorso) che nulla ha da meno rispetto ad un concorso per il ruolo e che, quindi, andare a duplicare la selezione con le medesime prove (forse ancor più semplificate) di quelle a cui sono già stati sottoposti i docenti di sostengo per il conseguimento della relativa specializzazione, oltre che un ulteriore momento di stress a cui sottoporre i docenti impegnati già a scuola con il loro delicato lavoro, sarebbe a nostro avviso un ulteriore spreco di tempo e di denaro pubblico. La soluzione potrebbe essere Procedere alla stabilizzazione, nell’arco di un biennio, della prima fascia sostegno, procedendo già dall’anno scolastico in corso con il 50% della prima fascia sostegno di ogni GPS docenti, con ciò garantendo serenità al personale docente e continuità didattica agli alunni disabili.  Questo sarebbe anche un modo per porre finalmente fine al precariato ed al mercato dei titoli culturali, che i docenti precari sono costretti ogni anno a conseguire per restare a galla nella graduatoria.

Comunicato Stampa

Palermo, 13/01/2024


 

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